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I “nuovi pericoli” per la vista dei bambini

nuovi pericoli per la vista dei bambini sono sostanzialmente due:

i raggi nocivi della luce blu e i raggi solari. 

L’utilizzo sempre maggiore di computer, smartphone e tablet da parte dei più piccoli si è accelerato durante la pandemia peggiorando il problema della gestione della vista a diverse distanze. Ad aggravarlo ulteriormente c’è il loro utilizzo contemporaneo.

Per quanto riguarda bambini e ragazzi, l’introduzione della DAD ha implicato una un impegno degli occhi alla visione ravvicinata e ad atteggiamenti posturali non abituali come ad esempio la rigidità della colonna vertebrale, ma in particolare l’accomodazione della vista in costante sollecitazione tra diversi dispositivi genera affaticamento oculare, secchezza dell’occhio, stanchezza visiva, miopia apparente, con conseguenze anche per l’apprendimento ed il rendimento.

E’ stato dimostrato che una prolungata esposizione agli schermi può causare problemi agli occhi. La responsabilità è principalmente della luce blu, che può avere effetti potenzialmente dannosi sia nel breve termine e quindi facilmente risolvibili con un po’ di relax, che nel lungo termine, con possibili danni a carico della nostra vista.

Questi effetti sono molteplici e spaziano dalle emicranie al bruciore agli  occhi, fino a più gravi che possono riguardare la retina.

L’informazione e la prevenzione all’interno dell’ambito familiare e scolastico, sono l’arma vincente per la tutela della vista. 

Grande contributo il questa direzione è dato da CDV Onlus – Commissione Difesa Vista che da anni svolge attività di comunicazione sull’importanza di far controllare la vista ai bambini e ai ragazzi di tutte le età.

Secondo una importante ricerca svolta dall’Istituto Piepoli oltre il 59% degli italiani sopra i 3 anni ha almeno un difetto visivo, ma più aumenta l’età, più ricorrono i problemi alla vista.

La miopia è il più diffuso dei problemi, gli adulti correggono i difetti visivi prevalentemente con gli occhiali con una quota crescente dell’uso delle lenti a contatto da parte dei giovani.

Purtroppo però in Italia l’utilizzo degli occhiali da sole è ancora molto limitato, sebbene l’85% degli italiani dichiari di conoscere il pericolo rappresentato dall’esposizione prolungata degli occhi al sole, una quota inferiore al 69% usa gli occhiali da sole e la quota scende al crescere dell’età e nelle regioni de Sud Italia.

I genitori sono attenti alla protezione dal sole dei propri figli nel 79% dei casi, solo in un caso su due per i bambini da 0 a 2 anni, mentre la quota cresce a circa 9 casi su 10 per i bambini di età superiore.

Come tutti gli anni, con l’avvicinarsi dell’estate, si avvicina anche l’esposizione diretta ai raggi UV .

Gli esperti della Commissione difesa Vista Onlus affermano: L’eccessiva esposizione ai raggi ultravioletti del sole, in assenza di adeguata protezione, è alquanto dannosa a livello oculare così come lo è per la pelle”.

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